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LA FAMIGLIA   

L’obbiettivo di  questo studio è mettere a fuoco i diversi “Ruoli”  nella famiglia.

  Ruolo dell’uomo:

  • Come marito (compagno ideale per la moglie)
  • Come padre (educatore)
  • Come capofamiglia (autorità guida ed esempio

 

  Ruolo della donna:

  • Come moglie (aiuto convenevole per il marito)
  • Come madre (educatrice)
  • Come intermediaria (mediatrice tra marito e figlio)

 

  Ruolo transitorio del figlio:

  • Di sottomissione
  • Di pazienza (per poter mostrare la propria personalità,  imparando e crescendo in maturità in tutti i campi)
  • Di aiuto (Salmo 127: 4-5)

 

Lo studio in questione non è basato su esperienze “naturali”, ma si vuole estrapolare la figura di famiglia ideale come concepita dal Signore durante la creazione dell’universo.

Considereremo, quindi,  la famiglia come Lui l’ha ideata e come vorrebbe che fosse. Dio, infatti,  ha creato ogni cosa per mettere al centro di essa l’uomo e la donna.

L’uomo (maschio e femmina) è molto prezioso agli occhi di Dio, Egli ha investito tutto su di lui, perciò la fam. riveste un’ importanza notevole per i piani che il Signore ha con la creatura dall’alito vitale.

L’Eterno vede nella fam. il carro trainante che fa proseguire e sviluppare la creazione fino al compimento del piano universale voluto da Lui.

In Genesi 1:28 è scritto: E Dio li benedisse; e Dio disse loro: "Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela soggetta, e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra".

La famiglia in origine aveva come unico obbiettivo portare l’uomo a comprendere ed elevarsi nello spirito dopo aver imparato a governare la terra. Tale obiettivo, non era molto difficile se si pensa che non c’era ancora il peccato e le sue conseguenze.

Il figlio, in seno alla famiglia, imparava dai genitori le vie del Signore prendendo esempio da loro,  praticandole fino al giorno in cui sarebbe stato pronto per vivere in un’altra dimensione spirituale con un  “Corpo Glorificato” come è successo per alcuni uomini rapiti nello spirito  ad es. Enoc (Gen.5:24), Mosè (Deut.34:6) ed Elia (II Re 2:12).

Il “Corpo Glorificato” è simile a quello di Gesù dopo la resurrezione dai morti, Visibile e invisibile allo stesso tempo, capace di attraversare i muri e spostarsi velocemente, un esempio lo abbiamo teoricamente in 1 Cor. 15:42-44:

 Così sarà pure la risurrezione dei morti; il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile. È seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita pieno di forza. È seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale. Vi è corpo naturale, e vi è corpo spirituale.”

Il Signore metteva l’uomo nelle condizioni ideali per raggiungere questa maturità spirituale per poter godere più da vicino la Sua presenza diventando così cittadini celesti come è scritto in Filippesi 3:20-21:

 La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo, il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose.”

Nonostante le condizioni favorevoli, per l’essere umano il raggiungimento di questa meta era una conquista grandissima, prestigiosa e sensazionale, una sublimazione che suscitava nel Signore un’immensa gioia, poiché da quel momento iniziava un vero e profondo rapporto con Lui.

Stesso discorso non si può fare con gli Angeli, ugualmente creati dal Signore ma con una personalità spirituale ben definita, liberi anche di servire Dio, cittadini celesti per nascita ma inferiori all’uomo nella sfera creativa infatti in Ebrei 1.14 è scritto : ”non sono essi spiriti servitori?”

L’uomo quindi è per Dio molto più importante ed è stato messo al centro del creato, poiché, arrivare alla maturità spirituale in modo libero ed autonomo è di gran lunga superiore che averla ricevuta in dono come nel caso degli angeli.

Per Dio l’uomo è quella creatura capace di partire dal nulla e arrivare all’eternità. Questo era il piano di Dio per l’uomo ed è rimasto invariato dopo il peccato.

Compito dunque e scopo della famiglia era di portare i figli a tale conoscenza in maniera graduale, avevano tutto il tempo che volevano, teoricamente e praticamente. Il peccato non ha potuto cambiare il piano meraviglioso di Dio, ma il Signore ha semplicemente cambiato strategia. Gesù è la nuova vita, la Via per raggiungere il Padre, il resto è rimasto invariato (Ebrei 10:20 e Atti 9:2);

 

La famiglia dopo la caduta

Anche il compito suo non è cambiato dopo la caduta? No, abbiamo detto che solo lo scopo di Dio è rimasto immutato, per il resto qualche cambiamento c’è stato.

Il ruolo principale è rimasto lo stesso, cioè la culla della personalità dell’individuo, in più è anche il crogiolo ove si forgia la persona per poi essere proiettata nella società. Non basta trasmettere teoricamente e praticamente ai propri figli la conoscenza e la Via di Dio (già questo risultato non sarebbe poco) ma bisogna:

  • Proteggere i figli nello spirito proprio come facciamo nel mondo naturale, stando attenti che non si scottino col fuoco, che non affoghino ecc. , così dobbiamo farlo anche nel mondo invisibile. Non dobbiamo, non possiamo, permettere che si nutrano di tutto quello che il mondo offre, noi siamo per loro un filtro e uno scudo che può parare e filtrare, ovviamente fin dove è possibile, tutto ciò che potrebbe in qualche maniera danneggiarli. Ovviamente questo discorso si estende a tutti quelli che hanno la responsabilità di un minore. Un modo semplice , ma efficace è presentare i propri figli al Signore ogni giorno benedicendoli in preghiera.
  • Guidarli affinché non cadano nelle trappole del diavolo. Facendo loro conoscere la Parola di Dio già dalla tenera età, sarà come accumulare per loro ricchezze piano piano che utilizzeranno nel momento opportuno. Abituare i nostri figli alla preghiera ed alla meditazione della Parola non è un’idea da scartare con leggerezza, noi siamo le guide, gli istruttori e gli insegnanti dei nostri figli. Portiamoli alle scuole domenicali, ai campeggi cristiani, nel nostro piccolo raccontiamo non favole tradizionali, ma storie bibliche adattate alle loro età. Prima di metterli a dormire preghiamo con loro, non trascuriamo mai la preghiera nella nostra famiglia anche nelle piccole cose.
  • Fortificarli finché un giorno siano capaci di discernere ciò che è prezioso da ciò che non lo è. Dobbiamo svezzarli non solo naturalmente ma anche e soprattutto spiritualmente facendo aprire i loro occhi , pian piano e con sapienza, per far vedere loro un mondo invisibile,  ma reale che diversamente e senza indicazioni non riuscirebbero a notare. Equipaggiarli con le armi necessarie ed una buona armatura per difendersi o attaccare vincendo (nel nome di Gesù) il nemico delle nostre anime.
  • Combattere al loro fianco le varie battaglie spirituali in cui vengono a trovarsi  ed anche quelle non ancora di loro conoscenza con un’attività di preghiera e digiuno specifica per sostenerli nello spirito, come Gesù ha fatto con Pietro e tutti i discepoli. 

 Luca 22:31-32 “Il Signore disse ancora: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano.  Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno”.

La famiglia ha un ruolo importante nella formazione spirituale, psicologica e naturale dell’individuo. Molti problemi psicologici di persone (se non tutti) hanno le loro radici nell’ambito familiare, lo stesso vale per quelli spirituali. Abituare i nostri figli a buone abitudini sarà meglio per noi quanto per loro, al contrario lasciarli tutto il giorno davanti alla tv per non darci  fastidio, sarà molto pericoloso e dannoso per le loro vite. Dire ai nostri bambini “sei scemo, cretino, stupido, ecc.” porterà insicurezza, complessi di inferiorità e rigetto nel futuro uomo. Usare autorità sui figli senza amore provocherà in loro ribellione e violenza verso tutte le forme di autorità. Adottare lo stesso metodo di formazione per tutti i figli porterà diversi incompresi, bisogna usare comprensione, attenzione ed atteggiamenti differenti in base alla personalità di ogni singolo figlio (ciò non significa favorirne uno a danno dell’altro).

Questi sono alcuni esempi di situazioni familiari e le loro conseguenze, ma c’è ne sarebbero tanti altri, ecco perché è indispensabile per allevare i futuri uomini, molta sapienza da parte di Dio senza la quale falliremmo il nostro mandato famigliare.

La famiglia è campo di missione, è la prima chiesa

Gesù nel paragonare la Sua chiesa alla Sposa che aspetta lo Sposo, ha voluto dare una chiara visione di ciò che la famiglia rappresenta per Lui (Apocalisse 21:2). Gli sposi non raggiungono l’apice del loro rapporto con il matrimonio ma quello è solo l’inizio. Dio ha una grande considerazione della famiglia dando un nome a tutte come è scritto in Efesini 3:5.

Essa rappresenta il nucleo principale come per la cellula naturale, nel dizionario troviamo che “Il nucleo è la sede in cui si trova racchiuso il messaggio genetico, cioè tutto l’insieme delle informazioni necessarie a produrre una cellula uguale. Lo sviluppo delle cellule avviene per divisione: una cellula madre si divide in due figlie a lei eguali”. La divisione inizia dal nucleo, da questa piccola particella partono le informazioni per trasmettere caratteri da una cellula all’altra e quindi da un individuo ai suoi figli.

La famiglia è il punto di partenza dei piani del Signore, attraverso la quale l’uomo ha la possibilità di realizzare l’intento Divino. Immaginiamo per un’istante cosa sarebbe la vita senza il nucleo cellulare: non si potrebbe  ne moltiplicarsi ne trasmettere informazioni per un’altra vita.

 Allora, cosa sarebbe il piano di Dio senza la famiglia?

L’individuo avrebbe poche possibilità di sopravvivenza e ancor meno di poter raggiungere quella figura di uomo maturo spirituale come lo è stato Gesù. Per questo motivo il vincolo matrimoniale è un ATTO SACRO,  e chi lo rompe di certo subirà conseguenze negative: la Bibbia in Marco 10:9 dice:  “Quello dunque che Iddio ha congiunto l’uomo non lo separi”.

Cosa invece constatiamo ogni giorno? Le famiglie si dividono! Perché? Chi vuole questo? Chi potrebbe avere interesse a disunire le famiglie ? Chi?! Se non chi vuole distruggere i piani di Dio? L’unico obbiettivo di tale essere non è annientare solo la famiglia, ma sopratutto ciò che il Signore ha in mente!

Colui che dal principio ha iniziato a guastare la creazione di Dio, satana, il principe delle tenebre, l’angelo caduto, il diavolo, ecco il nemico del Signore Iddio e anche nostro.

È chiaro quindi che il nucleo familiare è sotto tiro dal maligno per far in modo che non si realizzi il piano del Signore.

Il diavolo vuole impedire l’unione della coppia ostacolando sin dai primi approcci, soprattutto nei figli di Dio. Questi attacchi e impedimenti si traducono per i giovani cristiani in persecuzioni vere e proprie. Preghiamo per i nostri giovani affinché non possano commettere degli errori irreparabili nella scelta dei loro compagni/e ed essere benedetti per la loro vita coniugale.

Abramo conosceva bene questa realtà spirituale tanto da chiedere al suo servo Eliazer di andare a cercare una moglie per Isacco fra la sua gente (Genesi 24:1-9). Egli ubbidiva al comando del Signore e inoltre cercando fra i suoi  una donna per suo figlio poneva un manto di protezione sulla vita matrimoniale, ed ancora, era certo che Dio lo avrebbe guidato nella scelta perché era nella Sua volontà (Genesi24 :7).

Al giorno d’oggi nella nostra società non sono più i genitori a scegliere i fidanzati o fidanzate dei figli, ma come Abramo, possiamo presentare questa situazione nelle mani del Padre Nostro affinché Lui possa guidare i passi dei nostri giovani nelle scelte da fare. Anche loro possono far tesoro di questo racconto biblico per comprendere quanto è importante anche per il Signore, la scelta di un compagno/a. 

 

Fine prima parte